Reggae reggae reggae

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mercoledì 3 marzo 2010

Rhyno lascia Gaza

Ad oggi Ryno è il terzo deejay ad averlo lasciato. La prima era stata Lisa Hype, cacciata per comportamento indecoroso, dopo che una sua foto la ritraeva in "un atto sessuale spinto", seguita dalla fuga di Gaza Kim, dopo essere stata picchiata in circostanze oscure da alcuni della sua stessa alleanza (come lei stessa confessa nella tune "The True"); poi Jah Vinci indeciso in un primo momento e infine Black Ryno cha ha lasciato il Prezident Gaza di stucco.

KARTEL SOSTIENE CHE RYNO E’ MOLTO CONFUSO: Tra l’uscita di Ryno dal Portmore Empire e questa dichiarazione, c'è di mezzo una sparatoria, tesi confermata dalla polizia ma non dall’artista, che pare non era in casa al momento. Si aggiunge l'inquietante trasferimento sotto scorta di tutta la sua famiglia che va via da Waterford perchè in pericolo. Elementi che accrescono la vicenda di dubbi, incomprensione e ambiguità.

Molto amareggiato dall’uscita di Ryno, Vybez Kartel commenta: "Ryno, secondo la mia analisi, è un individuo confuso”. Aggiunge inoltre: “Gaza continuerà a crescere più forte solo perché Io sono di Gaza". Ma non c’è solo lui, anche altri artisti giovani di grande valore come Gaza Slim, il suo nuovo protetto Popcaan, Singa Blinga, Dosa Medicine, Shawn Storm, Gaza Indu, Sheba, Jah Vinci ed altri...

In risposta alla psicanalisi di kartel il giovane Ryno sul Burnout riddim, incide un diss “Me Lef”, dove nell’intro risponde chiaramente al suo ex padrino: “A mi nah Confuse a mi Left" - "Non sono confuso, me ne sono andato".

lunedì 1 febbraio 2010

Venice News

Arriva in laguna la Lyrical Arena, la prima rassegna musicale dedicata alle nuove voci della dancehall tutta made in italy.
Un progetto nato dall’idea di Zion Cuts e Wildcat Sound, che mira a rompere gli schemi “classici” dell’intrattenimento con una formula che riprende il format dello Sting jamaicano. Si tratta di una “competizione” senza vincitori né trofei, solamente per accattivarsi i favori del pubblico attraverso una miscela esplosiva di showcase e improvvisazione nel puro spirito del freestyle.

Sabato 10 aprile al Csa Zonabandita, con la collaborazione di Soulfood Promotions, 4 upcoming artists condivideranno lo stesso palco per mettere a confronto 4 stili di concepire l’mc’ing, spalleggiati dalle selezioni Zion Cuts e Wildcat Sound. Un evento che già si preannuncia ricco di colpi di scena, con guests a sorpresa, in un’atmosfera imprevedibile. Ma Lyrical Arena vuole offrire alla massive veneziana l’occasione di conoscere singolarmente ciascun artista in quattro distinti appuntamenti che vedranno la ormai ben collaudata yard del Torino@Notte trasformarsi in una vera e propria vetrina in vista del big event di aprile.
Doverosa, a questo punto, una panoramica sui protagonisti di questo originale contest.

Si comincia venerdi 15 gennaio con DJ TUBET da Udine, un mc dal nutrito bagaglio di esperienze e produzioni grazie ai progetti R.esistence in dub e DHL posse. L’attitudine per la sperimentazione e l'improvvisazione, spesso in lingua friulana, lo rendono un artista versatile e unico nel suo genere.

Il secondo appuntamento, 29 gennaio, vede protagonista una delle migliori promesse del panorama italiano: il salentino PUPIDDHRU. A dispetto della giovane età, Pupiddhru ha già all’attivo numerosi singoli, tra cui un 7” prodotto da Segnale Digitale/Warsound, un Ep prodotto da RMC, e vanta numerosi featuring, da Après la Classe a Esa, dimostrandosi un artista poliedrico, capace di infiammare il pubblico snocciolando incastri lirici e rime coinvolgenti.

Il 26 febbraio sarà la volta del calabrese MANZISH, estroso singjay che vanta collaborazioni in svariati ambiti musicali. Autore di singoli per Segnale Digitale, Audioplate, Bizzarri, nel 2008 produce il suo primo cd “Di Demo”. Manzish offre un repertorio che spazia dal ragga al culture style, coniugando sapientemente spensieratezza e momenti riflessivi.

Per concludere, il 5 marzo, direttamente da Catanzaro, la più giovane rivelazione italiana degli ultimi anni: MADDAWG. Autore di un 7” di successo a soli 17 anni, Maddawg reinterpreta i fasti del raggamuffin anni ’90, sfoggiando un’incredibile padronanza del patwa. Imbattibile nel fast chat style, i suoi dubplates sono stati suonati durante i più prestigiosi clash italiani.

Quattro spettacoli imperdibili che vi accompagneranno durante i mesi invernali, ma che rappresentano solo un piccolo assaggio di quanto potrebbe accadere in una sola notte…

giovedì 7 gennaio 2010

Tra lo stupore generale...


Sembra di rivivere la vicenda Jah Cure,
con protagonista un'altra icona della reggae dancehall jamaicana:

Buju Banton.

La notizia che fosse stato filmato mentre cercava di comprare 5 kg di cocaina a 2 agenti dell'antidroga infiltrati, lascia tutti senza fiato...

Da subito Buju tramite i suoi legali dichiara di essere innocente,
sebbene la sconcertante evidenza dei fatti,
e a ruota si scatenano iniziative pro "Buju Banton Free",
esempio lampante il festival jamaicano Extravaganza del 25 Dicembre scorso,
nel quale si sarebbe dovuto esibire come prima tappa del suo tuor jamaicano,
dopo quello burrascoso in America.

Durante la sua mancanta esibizione una sua selezione di brani
viene accompagnata da momenti di solidarietà da parte di tutti gli altri artisti presenti sul palco
e nonostante la chiusura del festival prima del previsto da parte della polizia,
si eleva il primo coro a sua difesa che fa riflettere...