Reggae reggae reggae

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sabato 28 febbraio 2009

News: Il nuovo album di Buju Banton

Annunciato da più di tre anni, arriva finalmente il 21 Aprile “Rasta Got Soul”, il nuovo album di Buju Banton, in realizzazione dal 2005, che vuole essere il seguito ideale dei precedenti album “Til Shiloh” e “Inna Heights”, un ritorno al roots dell’artista dopo l’uscita dell’album “Too Bad” nel 2006, una raccolta invece prettamente da dancehall.
Non mancheranno collaborazioni con altri artisti reggae di spessore, con rapper, temi attuali come la guerra in Iraq e l’attesa non ha fatto altro che accrescere la nostra curiosità e le nostre aspettative.
Non vedo l’ora!!!

Artisti del mese: Shabba Ranks

Forse il più popolare "dancehall toaster" del mondo ai giorni nostri è Shabba Ranks (all'anagrafe Rexton Rawlston Fernando Gordon), nato il 17 Gennaio del 1966 a Sturgetown in Jamaica, internazionale per il suo caratteristico ringhio dinamico della voce, che lo ha reso "one of dancehall's hottest sex symbols" e il primo artista giamaicano di dancehall che ha vinto ben due Grammy Awards.

Il suo successo si può ascrivire alla novità del genere di cui è l'emblema: un ibrido commerciale tra reggae ed hip hop, che gli ha permesso di scalare le charts americane nei primi anni '90.

All'età di 8 anni, la sua famiglia si trasferì a Trenchtown, il ghetto di Kingston dove è cresciuto anche Bob Marley e quando aveva solo 12 anni fu molto affascinato dai "sound system DJs" che giravano per i locali notturni giamaicani, iniziando a rappare al microfono sulle version delle tunes.


Gli artisti da cui si ispirava agli albori della sua carriera furono Charlie Chaplin, General Echo, Brigadier Jerry, Yellowman, e soprattutto Josey Wales.

Durante gli anni '80 lavorò per Admiral Bailey al "Roots Melody sound system" e gli piaceva farsi chiamare "Co-pilot", nome con il quale tagliò il suo primo singolo "Heat under sufferer's feet" nel 1985, richiamando l'attenzione del suo idolo Josey Wales che lo prese sotto la sua ala protettiva e lo inserì al King Jammy's studio, ove iniziò a registrare, debuttando poi con il singlo "Original Fresh" con l'appellativo definitivo di Shabba Ranks.

Nel 1988 il singolo "Needle eye punaany" segna l'inizio della sua nota ed esplicita chiarezza sessuale che gli porterà una spaventosa popolarità in Jamaica e in tutto il mondo. A tal proposito, i suoi testi e il suo ostinato punto di vista omofobico, hanno danneggiato la sua immagine anche a seguito di uno spiacevole incidente nel 1992 su British Channel 4 nel programma televisivo "The World", nel quale egli partecipò per sostenere la crocifissione degli omosessuali, intenzione che si evince anche nelle canzoni "No mama man" (<<...Don't give a love to a man if you nuh seh him a mama man... If jamaica would a legalize gun to kill battyboy would be the greatest fun...") e "Wicked inna bed". Va aggiunto però, che quello omofobico è un punto di vista abbracciato da molte altre persone della comunità reggae giamaicana e che Shabba non è l'unico artista che ne parla nelle sue canzoni, infatti altri cantanti famosi come Buju Banton, Beenie Man, Capleton, Elephant Man e non per ultimo Sizzla, in passato sono stati aspramanete criticati. Furono proprio i suoi testi e la sua ostinazione, molto probabilmente, a causare la rottura nel 1996 con la Epic Record, casa di registrazione americana.

Tra i singoli più famosi di Shabba ricordiamo: "Housecall" featuring Maxi Priest - 1991, "Mr. Loverman" with Deborahe Glasgow 1992, "The Jam" featuring KRS-One, "Slow and Sexy" with Johnny Gill, "Shine eye gal" featuring Mikal Rose 1995, "Pirates' Anthem" with Cocoa Tea & Home T - 1989, "Respect", "Ting a ling", "Love punaany bad", "Shine & Crisis" e "Dem bow", solo per citarne alcuni.

Gli album fino ad ora pubblicati sono:

1988 Rappin' With the Ladies
1991 Just Reality
1991 Golden Touch
1991 Best Baby Father 1991 As Raw As Ever
1991 Holding on
1992 Rough And Ready
Volume 1
1992 Mr. Maximum
1993 X-tra Naked
1993 No Competition
1993 Rough And Ready
Volume 2
1995 A Mi Shabba
1995 Shine Eye Gal
1995 Caan Dun The Best Of
1998 Get Up Stand Up
1999 Shabba Ranks And Friends
1999 Loverman
2001 Greatest Hits
2002 Pirates' Anthem


venerdì 27 febbraio 2009

Artisti del mese: Dennis Brown

Dennis Emanuel Brown, nato il 1° Febbraio del 1957 e morto il 1° Luglio del 1999 all'età di 42 anni forse a causa di una polmonite, è considerato uno dei più grandi ed influenti artisti reggae giamaicani insieme a Bob Marley, nato il 6 Febbraio 1945 e scomparso l'11 Maggio del 1981 per un melanoma maligno all'alluce destro, che lo cita come il suo artista reggae preferito e gli attribuisce l'appellativo di "The Crown Prince Of Reggae".
Iniziò la sua carriera musicale a soli 9 anni e già all'età di 13 anni, nel 1970, incide per Studio One i suoi primi singoli "No man is an island" e "If I follow my heart".
Nel suo percorso musicale si contano prestigiose collaborazioni, sia per i singloli che per la realizzazione di album interi, con altri big del reggae, come: Derrick Harriott, Stevie Wonder, Prince Buster, Big Youth (negli anni '70), Gregory Isaacs ("Two Bad Superstars" - 1978, "Judge Not" - 1984, "No Contest" - 1989), Alton Ellis, Ranking Joe & Black Uhuru ("Zion High" - 1980), Joe Gibbs ("SpellBound" - 1980), Horace Andy ("Reggae Superstars" - 1985), John Holt ("Wild Fire" - 1986), negli anni '90 con Junior Reid, Black Scorpio e molti altri ancora, mentre con Shaggy e Maxi Priest conta numerose performances live.
La sua discografia include più di 70 album: Just Dennis, Westbound Train, Wolf & Leopards, Money In My Pocket, Satisfaction Feeling, The Prophet Rides Again, Revolution, The Promise Land, solo per citarne alcuni.
Nel 1994 fu nominato ad un Grammy per l'album “Light My Fire”.

Nel Maggio del '99, dopo il suo tour in Brasile insieme ad altri big del reggae come Gregory Isaacs, accusa i primi sintomi della malattia, aggravata anche dalla dipendenza dalla cocaina, che lo porteranno a morte per un pneumotorace il 1° Luglio dello stesso anno.

L'addio all'artista internazionale si è tenuto il 17 luglio 1999 nello stadio "National Arena" di Kingston, capitale della Jamaica, dove si sono riunite migliaia di persone e con la partecipazione di addirittura due leader politici jamaicani, P.J. Patterson ed Edward Seaga. La cerimonia includeva un tributo musicale della durata di tre ore e mezzo, nella quale hanno cantato accompagnati dalla band di Brown , vari artisti come Gregory Isaacs, Pam Hal e tanti altri, ma la partecipazione che ha suscitato più emozione è stata quella di Mikey Spice, anche lui cantante reggae, che per l'occasione fu rilasciato dal carcere grazie ad un permesso speciale.
Alla fine della cerimonia è stato seppellito nel luogo dove giacciono eroi nazionali come Marcus Garvey, Paul Bogle e Bustamante.